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giovedì 31 maggio 2012

DIPENDENTI E SOCIAL MEDIA SOTTO LA LENTE DELLE AZIENDE


DIPENDENTI E SOCIAL MEDIA SOTTO LA LENTE DELLE AZIENDE 

 Secondo Gartner, meno del 10% delle imprese monitora oggi l’attività dei propri dipendenti su Facebook, YouTube, LinkedIn e piattaforme analoghe per ragioni di sicurezza, ma la percentuale salirà al 60% entro tre anni. Si alza l'attenzione alla tutela della riservatezza dei dati aziendali, ma cresce anche il ricorso ai social come fonte di informazioni su candidati e assunti.



 

 

 


Arma a doppio taglio dentro le pareti dell’ufficio, i social media preoccupano le aziende ma allo stesso tempo offrono nuove opportunità di controllo sulle attività extra-lavorative dei dipendenti: secondo Gartner, nei prossimi anni il monitoraggio di Facebook, Twitter, LinkedIn, YouTube e affini diventerà una questione sempre più delicata e allo stesso tempo strategica. Dall’attuale10% di compagnie attive nel controllare i profili e le bacheche dei lavoratori per ragioni di sicurezza e privacy, la percentuale salirà al 60% entro il 2015.
 Se dunque, oggigiorno, solo una compagnia su dieci dichiara di interessarsi all’attività 2.0 dei propri lavoratori per tenere sotto controllo eventuali fughe di informazioni, rivolgersi ai social per ragioni di marketing o di brand management è ormai una pratica diffusa. Ed è in crescita, non senza polemiche e con casi recenti rimbalzati sui media, l’attitudine a voler forzare la mano, pretendendo addirittura di ottenere dai propri assunti o candidati a posizioni di lavoro le password per accedere ai loro profil

mercoledì 30 maggio 2012

CEO nuova cultura basata sui Social Media




 CEO nuova cultura basata sui Social Media

 Oltre 1.700 Chief Executive Officer, tra cui 69 italiani, provenienti da 64 paesi e attivi in 18 diversi settori: questo il panel che ha utilizzato IBM per effettuare un’indagine (Global CEO Study 2012) volta a capire come la natura del ruolo degli amministratori delegati sia oggi influenzata da apertura, trasparenza e responsabilizzazione dei dipendenti, e quindi più evoluta rispetto al classico approccio “comando e controllo”. I vantaggi di questa nuova tendenza che lo studio ritiene essere in rapida evoluzione? Sono evidenti. E si concretizzano soprattutto in un aspetto: le aziende che superano i propri concorrenti in termini di prestazioni hanno il 30% in più di propensione ad identificare l’apertura quale elemento di influenza essenziale sulla loro organizzazione. E tale apertura, spesso, è caratterizzata da un maggiore uso dei social media come abilitatore alla collaborazione e all'innovazione.

Tendenza ormai nota, e confermata di recente anche da uno studio reso noto da Google Enterprise Italia, che trova all’interno dello studio un esempio sintomatico  nel 16% dei Ceo censiti che oggi ricorre alle piattaforme social per relazionarsi con altri individui, percentuale destinata a salire al 57% entro i prossimi tre-cinque anni.

Anche i Ceo nostrani (nel 59% dei casi) ritengono che social media e Web diverranno il meccanismo di ingaggio principale - dopo il faccia a faccia - dei consumatori nei prossimi tre anni nonostante solo il 17% li utilizzi già oggi

Il futuro vedrà i timonieri delle multinazionali comunicare con clienti, partner e una nuova generazione di dipendenti attraverso Facebook e simili e non solo tramite e-mail e telefono. I social media, fa notare ancora lo studio, sono attualmente il metodo di interazione meno utilizzato con i clienti ma hanno buone probabilità di diventare il principale strumento di coinvolgimento per un'organizzazione entro i prossimi cinque anni . http://www.ictbusiness.it/cont/articolo/i-ceo-cambiano-pelle-piu-collaborativi-piu-social-piu-leader/29079/1.html




martedì 29 maggio 2012

Ricerca semantica Google VS Bing

 Differenza tra Google e Bing

Google

Google è un motore di ricerca basato su algoritmi atti a valutare la coerenza delle pagine web rispetto alla richiesta dell'utente (query). Il search engine di BigG, utilizzato dalla maggioranza degli utenti web, ha costruito il suo successo grazie all'algoritmo PageRank che, nel corso degli anni, è diventato uno degli oltre 200 fattori utilizzati per indicizzare e ordinare in modo coerente le pagine web in base alle richieste dell'utente. http://www.dindo.biz/web/wp-content/uploads/2010/11/Google_diagram.jpgCome detto precedentemente non è mia intenzione entrare nei tecnicismi sulle metodologie di SERP o altro ma voglio cercare di spiegare a livello concettuale le differenze funzionali tra i due motori di ricerca più utilizzati sul web. Provo a spiegare, mediante l'aiuto del seguente digramma di flusso, il funzionamento di Google:
Una volta inserita la frase di ricerca (query) Google esegue un'analisi delle parole inserite per:
  • individuare i termini chiave, cioè quelle parole rilevanti utili ad identificare la reale esigenza informativa dell'utente.
  • Eliminare pronomi e congiunzioni inutili infatti, parole di uso comune come e, un, tanti ecc non portano contenuto informativo e quindi devo essere eliminati per evitare di includere tra i risultati di ricerca siti non pertinenti alla richiesta dell'utente.
A questo punto, quando la query è stata ridotta alle parole chiave, nel nostro caso ucciso kennedy, Google cerca, tra le pagine indicizzate, i termini e i suoi sinonimi per fornire un elenco di siti pertinenti all'esigenza informativa dell'utente. Ovviamente il Rank di queste pagine viene stabilito utilizzando gli oltre 200 parametri di valutazione tra i quali: il punteggio di PageRank, la freschezza della notizia.

Bing

Bing, a differenza di Google, è un motore di ricerca semantico che tenta di estrapolare e interpretare il significato logico della frase di ricerca tenenedo conto anche del contesto in cui ciascun parola è collocata.Come si può vedere dal diagramma di flusso, una volta sottoposta la query al motore di ricerca, questo esegue un'analisi morfologica e semantica della frase per comprendere quale sia l'incognita della frase (chi), eliminare le parole superflue (una mattina soleggiata), eseguire poi la ricerca di sinonimi e trovare le parole alternative ai termini di ricerca. A questo punto i risultati ottenuti vengono uniti per ottenere la stringa logica corretta ottenendo una frase del tipo: "x ha ucciso jfk"; dopo di che l'incognita X viene ricercata tra le pagine indicizzate per restituire all'utente le pagine web contenenti la risposta.




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mercoledì 23 maggio 2012

Web Business

Cosa possiamo fare per il Business della nostra azienda ?



•  Definizione di una strategia multicanale atta a creare brand reputation e “passaparola” nei più famosi social Network.

•  Analisi strategica della catena del valore aziendale e del settore di riferimento.

•  Creazione di un sito web con blog, nel quale presentare l’azienda,campagne pubblicitarie ecc..

•  Posizionamento dell’azienda nei motori di ricerca, aumentando la visibilità.

•  Creare pagine Facebook e Google Plus e di un canale Twitter con i quali comunicare e condividere risorse per  innescare circuiti di marketing virale.

•  Se il tuo Business è nel settore turistico: promozione nei social media turistici come TripAdvisor, e nei geo-location based social network, come Foursquare, Facebook Deals e Gowalla.


giovedì 17 maggio 2012

Project Management


Che cos’è un progetto?

Impresa complessa, unica e di durata determinata,
rivolta al raggiungimento di un obiettivo, chiaro
e definito, mediante un processo continuo
di pianificazione e controllo di risorse differenziate
e con vincoli interdipendenti di costi-tempi-qualità.

Il Project Management è quindi l’applicazione di conoscenza, professionalità, tecniche e strumenti alle attività  di progetto al fine di raggiungere o superare bisogni (identificati) e le aspettative (non identificate) degli stakeholders (portatori di interessi).

Che cos’è un processo?

Insieme di attività, correlate o interagenti, che trasformano elementi in entrata in elementi di uscita.

Quindi lavorare per processi è importante.
La struttura utilizzata per implementare un progetto:

Project life Cycle and organization;
Project Management Processes for a Project;
Project Integration Management;
Project Scope management;
Project Time Management;
Project Cost Management;
Project Quality Management;
Project Human Resource Management;
Project Communications Management;
Project Risk Management;
Project Procurement Management.